Savoca
Il paese di Savoca si trova sui Peloritani a circa 300 m sul livello del mare e, grazie alla sua mirabile posizione geografica, gode di uno straordinario panorama. Il villaggio si affaccia su due vallate nelle quali scorrono i torrenti Savoca e Agrò. Secondo la tradizione il nome deriva dalla pianta di Sambuco (in dialetto Savucu), molto diffusa proprio in questo territorio. Le fonti storiche ricordano che la città fu fondata da Ruggero II nel 1134 e l’insediamento si sviluppò intorno alla Rocca di Pentefur. Sulla rocca fu costruito nel tardo medioevo un castello di grande importanza strategica, dove vi soggiornava l’Archimandrita, e del quale è possibile ammirare ancora oggi la cinta muraria. Francis Ford Coppola scelse le sue vie e la sua atmosfera per numerose inquadrature del film Il Padrino, del 1972. Di notevole interesse culturale lo storico Convento dei Frati Cappuccini e della sua Cripta visitabile, sede di numerose mummie risalenti fino al tardo XVI secolo, oggetto rilevante di diversi studi di carattere storico-antropologico.
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Forza d’Agrò
Incastonata sui monti Peloritani, a 420 m sul livello del mare, Forza d’Agrò si affaccia sul mar Ionio, offrendo al visitatore un magnifico scorcio della Sicilia, dallo Stretto di Messina a Taormina. La città conserva ancora oggi la conformazione urbanistica medievale. Secondo le fonti storiche Forza d’Agrò venne fondata dal conte Ruggero nel 1117 dando il villaggio ai monaci basiliani che vivevano nel convento di SS. Pietro e Paolo. Già nel X secolo esisteva un primo insediamento noto come Vicum Agrillae. L’ arrivo della famiglia Forza, che vi si stanzia nel XV secolo, contribuisce ad una significativa crescita economica. Grazie alla sua posizione strategica, lungo il corso dei secoli Forza d’Agrò ha avuto un ruolo di primaria importanza nell’ambito delle vicende storiche messinesi e dell’intera costa orientale della Sicilia. I suoi edifici più significativi, come la chiesa Madre, testimoniano un passato di straordinaria ricchezza.
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Gole dell'Alcantara
Esse di trovano in provincia di Messina, nei pressi di Francavilla di Sicilia, nella Valle dell’Alcantara dove scorre l’omonimo fiume e costituiscono una meta irrinunciabile per gli amanti della natura intatta e degli itinerari naturalistici. Il Fiume Alcantara ha creato lungo il suo corso, in decine di migliaia di anni, erodendo senza sosta le rocce affioranti, una valle che, tra metamorfiti erciniche, formazioni sedimentarie mesozoiche e vulcaniti di epoca quaternaria, costituisce un paesaggio geologico assolutamente unico al mondo. Nel bacino dell'Alcantara i geotopi di maggior interesse vulcanologico sono le gole di Larderia (famose anche come Gole dell'Alcantara), dove tra strette pareti laviche si osservano splendide esposizioni con prismi basaltici, il cono di Mojo con le sue piroclastiti stratificate di colore nero-rossiccio, le lave hawaiiane a morfologia pahoehoe di Contrada Mille Cocchita e le più recenti lave dell'eruzione del 1981.
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Il vulcano Etna
Il vulcano Etna è situato al centro di un magnifico ed affascinante territorio della Sicilia orientale; centro geografico del Parco dell’Etna, che si propone di valorizzare e tutelare al tempo stesso un ambiente davvero unico al mondo evidenziando la forza di una natura possente, che sa essere anche molto generosa con la straripante fertilità della sua terra, con la mitezza e la generosità della Muntagna. Con i suoi boschi, i sentieri, gli irripetibili panorami, i prodotti tipici, i centri storici dei suoi comuni, il Parco è in ogni stagione dell’anno un accattivante invito per i viaggiatori e gli amanti della natura, dell’enogastronomia, degli sport all’aria aperta in scenari irripetibili. Al centro dell’ecosistema del Parco c’è l’Etna, con il suo confine litologico di 250 km, l’altezza di circa 3350 m e una superficie di circa 1260 km2. Tra i diversi paesaggi, al centro del Parco trova luogo il complesso vulcanico del Sistema Centrale, che in tempi più recenti ha interessato altre nuove bocche sommitali: il Cratere di Nord-Est, formatosi nel 1911, il craterela Voragine natoa all'interno del Cratere Ccentrale nel 1945 e la Bocca Nuova originatasi sempre al suo interno, nel 1968. Il complesso, costituito da numerosi sentieri battuti, rappresenta una tappa immancabile per gli amanti della natura e del trekking. Il cratere sommitale è oggi visitabile con le guide del Club Alpino Italiano e può essere raggiunto tramite veicoli fuoristrada.