Programma
10.00-10.15 Introduzione alla Giornata e presentazione dei relatori
10.15-10.40 Il nuovo Sistema Internazionale delle unità di misura: una rivoluzione lunga due secoli
(Marco Pisani, INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica)
Il 16 novembre scorso, a Versailles, la Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure ha varato il nuovo Sistema Internazionale delle unità di misura che entrerà in vigore dal 20 maggio prossimo.
La presentazione sarà un racconto dell’evoluzione del moderno sistema di unità di misura nato in seno alla rivoluzione francese alla fine del ‘700, cresciuto nell’arco dei due secoli successivi per adattarsi alle nuove esigenze della scienza fino alla sua attuale forma.
Si descriveranno i limiti e le criticità del SI attuale fino ad arrivare al processo che ha portato al paradigma alla base del nuovo SI: le sette unità di misura fondamentali saranno definite attraverso sette costanti della fisica di fatto concludendo il sogno “rivoluzionario” che voleva delle unità di misura universali “per tutti i popoli, per tutti i tempi”.
Marco Pisani è ricercatore INRIM dal 2001. La sua attività è prevalentemente nel campo della metrologia dimensionale in particolare delle misure interferometriche. È autore di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti di ricerca nazionali ed europei, nonché di contratti industriali prevalentemente con l’industria aerospaziale.
10.45-11.10 L’assicurazione della qualità dei risultati di prova nel settore della compatibilità elettromagnetica
(Carlo Carobbi, Università di Firenze)
Negli ultimi venti anni gran parte dell’impegno dedicato allo sviluppo e alla manutenzione delle norme di compatibilità elettromagnetica (EMC) è rivolto a migliorare la riproducibilità dei metodi di prova e la definizione delle caratteristiche metrologiche della strumentazione e delle catene di misura. Questo processo di miglioramento, che si origina ed è sostenuto sinergicamente dal calcolo dell’incertezza di misura e dall’accreditamento dei laboratori, ha fatto sì che alcuni metodi di prova EMC siano oggigiorno “maturi” per essere impiegati dai laboratori per dare evidenza della loro capacità di assicurare la qualità dei risultati di prova attraverso la partecipazione a confronti interlaboratorio. La scopo della presentazione è discutere le problematiche affrontate per avviare e gestire la fornitura di prove valutative attraverso confronti interlaboratorio nel settore della compatibilità elettromagnetica, e i vantaggi che traggono i laboratori grazie alla partecipazione a queste attività.
Carlo Carobbi è ricercatore dell’Università di Firenze e ispettore tecnico Accredia. E’ autore di numerosi articoli scientifici a livello internazionale, per cui nel 2017 ha ricevuto un “Best Paper Award”. Dal 2010 è presidente del sotto-comitato CEI 210/77B “Compatibilità elettromagnetica – Fenomeni in alta frequenza”, e dal 2011 membro del gruppo di lavoro internazionale MT 12 di IEC TC 77 sulla manutenzione e sviluppo delle norme sulle prove di immunità ai fenomeni impulsivi. Nel 2015 ha ricevuto il 1906 Award su nomina del presidente e segretario di IEC TC 77.
11.30-11.55 La taratura degli strumenti e l'accreditamento del laboratorio
(Giuseppe La Paglia, ispettore tecnico e di sistema per il Dipartimento laboratori di taratura di ACCREDIA)
La riferibilità delle misure è alla base dell’accreditamento dei Laboratori di taratura, a sua volta la riferibilità non può che derivare che dalla taratura degli strumenti campione utilizzati dal laboratorio, ma il percorso che lega taratura, riferibilità e accreditamento è spesso complesso e diverso da caso a caso.
Le problematiche che è necessario affrontare e risolvere per individuare un corretto e praticabile processo di accreditamento sono numerose e le soluzioni sono, molte volte, non così scontate come potrebbe sembrare.
Nella presentazione esamineremo le esperienze sviluppate negli anni nell’ambito delle attività svolte dal SIT e da ACCREDIA-DT per l’accreditamento di Laboratori di taratura operanti nelle grandezze elettriche in continua e bassa frequenza e descriveremo gli approcci che sono stati seguiti per assicurare che le tabelle di accreditamento dei Laboratori corrispondano alle loro effettive capacità di misura.
Giuseppe La Paglia attualmente svolge la funzione di ispettore tecnico e di sistema per il Dipartimento laboratori di taratura di ACCREDIA. Dal 1972 al 2015 ha operato all’interno dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris e quindi nell’I.N.RI.M nel gruppo Metrologia Elettrica e nella struttura per l’accreditamento dei laboratori di taratura (SIT).
12.00-12.25 La riferibilità ad un Campione SI è una valenza per l’Università?
(Luigi Ferrigno, Università di Cassino)
In questo incontro Luigi Ferrigno prova a raccontarvi il modello pubblico/privato di LAT realizzato
all’Università di Cassino.
Il gruppo unificato dei misuristi termofluidodinamici ed elettrici dell’Università di Cassino, molti anni fa, con entusiasmo decise di percorrere la strada dell’accreditamento SIT del proprio Centro di Taratura (Accredia LAT 105) unitamente al collegato Centro del PaLMer (Accredia LAT 85). Oggi, dopo anni di esperienza nel settore delle misure accreditate, il LAMI dell’Università di Cassino risponde positivamente alla domanda sia territoriale che nazionale di misure o prove riferibili.
Esaminando il panorama nazionale, però, il coinvolgimento dell’Università nelle misure riferibili sembra marginale. Eppure, la riferibilità metrologica richiede sia solide basi scientifiche e teoriche su diversi ambiti, sia la realizzazione e gestione di laboratori adeguati; compiti che rientrano perfettamente nelle sue cosiddette “missioni”.
Possibile che la riferibilità a un campione SI non sia un valore aggiunto per l’Università?
Luigi Ferrigno è professore associato di Misure presso l’Università di Cassino, e responsabile del Laboratorio di Misure Industriali (LAMI) della stessa, accreditato per le grandezze temperatura di rugiada, umidità, pressione, velocità, metering di servizi energetici. Oltre a gestire un Laboratorio Accreditato, è autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e docente di vari corsi universitari di Misure.
12.30-12.55 I vantaggi della valutazione dell’incertezza (GUM) nella pratica industriale
(Giulio Barbato, Politecnico di Torino)
La Guida all’espressione dell’incertezza di misura (GUM) ha portato grandi vantaggi alla pratica metrologica. È una semplificazione, ampiamente accettata dalle maggiori organizzazioni internazionali di normativa e dalle principali associazioni scientifiche, e garantisce valutazioni spesso semplici e attendibili. La sua utilizzazione, però, può essere ben più ampia; infatti oltre a consentire di associare ad ogni valutazione di misura il corrispondente campo di possibile variazione, è una metodica facilmente applicabile in tutti i casi ove un processo, descritto da un modello matematico, debba utilizzare dati non esatti. In pratica tutti i processi industriali e scientifici ricadono in tale condizione: i processi di misura, i processi di produzione e, forse in modo inaspettato, le attività di progettazione. Queste infatti spesso corrispondono all’applicazione di formule matematiche che vengono calcolate con i dati di progetto, mai perfettamente noti.
In molti casi la pratica corrente consiste nel fare i calcoli deterministici e subire e valutare a posteriori l’effetto della variabilità dei dati utilizzati, ma in realtà sarebbe molto più utile rispondere a priori ad una serie di domande:
- Quale variabilità potrà avere la grandezza che ho calcolato?
- Quali fattori del processo influenzano maggiormente tale variabilità, e quindi devono essere considerati con maggiore attenzione e gestiti con più cura?
- Quali fattori del processo hanno un’influenza ridotta o trascurabile sulla variabilità del risultato, quindi possono essere gestiti con più tranquillità eventualmente allargando le tolleranze e, in tal modo, riducendo i costi?
Rispondendo a queste tre domande possiamo veramente perseguire lo scopo tipico dell’ingegnere:
ottenere un risultato adeguato alle necessità con il minimo costo.
La presentazione tratterà alcuni casi studio, che mostrano l’applicazione pratica della GUM a processi di progettazione, produzione e verifica, evidenziando i vantaggi che si possono ottenere in tal modo.
Giulio Barbato è professore ordinario di Misure Meccaniche e Termiche al Politecnico di Torino. E’ autore di importanti brevetti e pubblicazioni scientifiche, e diffusi testi didattici nell’ambito della metrologia. Ha progettato e costruito il Campione Nazionale di durezza utilizzato per anni da Regno Unito, Stati Uniti d’America, Brasile, Bulgaria, Romania, India e Corea del sud, e i Campioni Nazionali di forza utilizzati in Italia, Messico e Spagna. Ha avviato il Working Group on Hardness nell’ambito del BIPM. E’ stato coordinatore del Dottorato di Ricerca in Metrologia del Politecnico di Torino, e presidente del Consiglio Scientifico INRIM insediatosi nel 2012.
13.00-13.15 Conclusioni